mercoledì 23 novembre 2016

MASTERMINDS I GENI DELLA TRUFFA - LA RECENSIONE SENZA SPOILER


Parliamoci chiaro, realizzare un film su una rapina fantastilionica in dollari?
Ormai lo fanno tutti, l’abbiamo visto in tutte le salse, l’hanno fatto pure i ragazzi di
Fast&Furious al quinto capitolo, quindi la questione è: come fai a giocarti lo stesso tema facendo qualcosa di diverso dal solito?
Che domande, la butti caciarosamente in minchiata!

Quindi questo MASTERMINDS - I GENI DELLA TRUFFA ha centrato il bersaglio?
Se “centrare il bersaglio” significasse un film in grado di far crescere una certa tensione tutta attorno al super colpo grazie ai classici meccanismi del genere (reclutamento/pianificazione/esecuzione), magari infarcendo il tutto con una buona dose d’ironia alla
Ocean’s Eleven/Thirteen, allora la risposta sarebbe un no bello deciso.
Questo perché il film di Jared Hess (
Napoleon Dynamite, Nacho Libre) alla rapina concede il minutaggio minimo, quanto basta da farne un semplice pretesto per far fare ai suoi protagonisti deficienti una marea di cose deficienti.



Il bello è che queste idiozie, incredibile ma vero, messe in mano alle facce giuste funzionano pure, ma se i tempi comici non vengono gestiti come Dio comanda ci si ritrova per le mani una commedia dalla corrente alternata.
Per quanto sia sconcertante pensarlo a maggior ragione dopo aver visto il film, MASTERMINDS è effettivamente “tratto da una storia vera”, fa quindi parte di quel filone di storie liberamente tratte da fatti di cronaca, come in questo caso la seconda più remunerativa rapina in contanti della storia americana.
Come detto, però, invece di buttarsi sulla pellicola d’azione classica come sarebbe stato lecito aspettarsi, questa volta si è scelto di girare il tutto in commedia scema, sovraccaricando i personaggi e dando a Zach Galifianakis il ruolo di unico mattatore, compito pesante se si pensa che al suo posto avrebbe dovuto esserci il grande Jim Carrey.



Galifianakis, reduce dalla vincente trilogia di
Una Notte da Leoni (ma anche da Birdman) è praticamente il nuovo astro nascente della comicità USA, e si può dire che MASTERMINDS si poggia (quasi) completamente su di lui.
Protagonista e snodo nevralgico di (quasi) qualunque gag, Zach Galifianakis ha la capacità innata di strapparti un sorriso ogni volta che entra in scena con la sua aura da perfetto imbecille, e tutti gli altri protagonisti gli ruotano attorno entrando nel mood giusto.
Ma.
Caso vuole che il mood giusto sia un connubio tra una comicità terra terra e una da cinepanettone, il che mi ha fatto vergognare come un ladro per aver trovato la forza di ridere ad alcune tra le gag più basse possibili e immaginabili (es: quella della piscina), mi sono sentito in colpa, non è la comicità che piace a me, nessuna battuta tagliente, zero sarcasmo, niente comicità intelligente, niente.
Eppure, con le sue stronzate portate all'eccesso, valicando più volte il confine con la demenzialità, funziona.






Galifianakis la fa da padrone, ma anche Owen Wilson ci mette del suo meglio, e Jason Sudeikis col suo personaggio assurdo mi ha ucciso. Non posso dire lo stesso dei character femminili, con Kristen Wiig che vivacchia con un personaggio normale in mezzo a un universo di idioti, e  Leslie Jones che non riesce a non essere la solita macchietta, nonostante qualche risata la strappi anche lei.
MASTERMINDS - I GENI DELLA TRUFFA è un film scemo che trova la sua forza nei personaggi assurdi che ti sbatte in faccia dall'inizio alla fine, in attori affiatati e situazioni al limite del demenziale che nel suo piccolo (da barzelletta sopra le righe quale in fondo è), contro tutte le aspettative, funziona (a tratti) e diverte senza troppo buongusto, ma con lampi di comicità non indifferenti.
IN BREVE: Commedia americana scema fino al midollo con uno Zach Galifianakis mattatore e gag da cinepanettone e poco meglio, ma nel complesso diverte.
Resta comunque un film da vedere quando non si ha proprio un cazzo d'altro da fare.
VOTO, SE PROPRIO DOBBIAMO FARE NUMERO: 6,5

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