mercoledì 25 giugno 2014

PRANDELLI PAN E L'ITALIA CHE NON C'E' (PIU')


Io questo post non lo volevo neanche scrivere.
Non lo volevo scrivere più che altro perchè non volevo cominciare a portare il mondo del calcio nel blog (il calcio quello vero, quello reale, senza tornadi di fuoco e catapulte infernali, quello pieno di merda e scandali facili per intenderci…quello che fa schifo dai), alla fine perché non lo volevo sporcare, credo.
Volevo mantenerlo pulito, come il calcio che amo io: quello fatto di sofferenza e di grandi vittorie, si sforzi e fatica, d’imprevisti e grandi rimonte, di agonismo e sportività, di campioni onorati e onorevoli, ma soprattutto del bel gioco e di affetto verso una maglia.
Quello che non esiste più, insomma.