Talvolta è
tutta questione di aspettative.
Ricordo ancora
così lucidamente e dolorosamente l’attesa per l’uscita di film super pompati
che attendevamo puntualmente io e gli altri debosciati amici miei: andando a
ritroso nel tempo il ricordo di Spider-Man 3 col Venom con la
voce da sega / la Gwen Stacy full-oca con le gambe a tronco di pino / MJ che
non era MJ e il momento whattsamericanblackboy, di quell’incidente gastrico e
deturpa-infanzie di DragonBall Evolution (KamehameACCENDICANDELE!),
o di quella puttanata immorale di X-Men Conflitto Finale di
cui non si può salvare niente neanche sotto tortura
Al che mi sono
fatto un bell’esamino di coscienza e mi sono detto “cosa accomunava tutte
queste porcherie?” e la risposta è stata la più sincera possibile: “Li stavi
aspettando troppo tempo” e non applico lo stesso discorso anche ad Iron
Man 2 solo perché oggi ho mangiato bene e sono in buona.
E per War
Machine. E per la Vedova Nera col costume aderente, che ancora non era passata
al contenitivo di Avengers.
Basta.
Dovuta
premessa a parte, veniamo a noi e va detto subito che non sono mai stato un
grande fan di Tolkien, e come Clerks 2 ha così sottilmente
precisato, esiste un’unica e sola Trilogia.
Quindi tenete presente di questo: non sono un purista né un amante del genere, non ho letto Lo Hobbit e forse anche per questo me lo sono goduto come film, ma andiamo per gradi.
Quindi tenete presente di questo: non sono un purista né un amante del genere, non ho letto Lo Hobbit e forse anche per questo me lo sono goduto come film, ma andiamo per gradi.
Nonostante uno non sappia nulla in partenza, se una storia è avvincente e ben raccontata non importa, e una volta che al cinema ti arriva un film di Peter Jackson, con un
bel cast, pieno di Nuova Zelanda, con gli effettoni della Weta Digital e che
trasuda Signori e Anelli da tutti i pori, proprio non si può non vederlo al
cinema.
Per legge.
Così in una
fredda domenica invernale mi sono messo di buona lena, e con l’amico (che per
questioni di privacy chiameremo) VallettoDiSatana ci siamo beccati la visione
delle 21 all’Uci di Piacenza, dove il 3D è davvero un 3D, almeno sulla carta,
almeno per la pubblicità.
E ora è ora
di [SPOILER] quindi se non l'avete ancora visto, occhio
Prime
immagini, e due cose già sono chiare: bastano poche note e ripiombiamo
nostalgici nella Terra di Mezzo e nel magico mondo dei piedi pelosi, e il 3D si
fa superfluo ancora una volta, mostrando una straordinaria profondità di campo
“fiori in primo piano-casa Baggins sullo sfondo”.
12 euro di
biglietto con prevendita di cui sentirò la mancanza.
Dopo il
meraviglioso prologo in terra nanica, dove ci vengono presentati Thorin
Scudodiquercia
e riassunto l'antefatto con la fine di Erebor e l'inizio dell'odio generazionale nano-elfo, torniamo alla cara vecchia Contea dove (visto che da Il Signore degli Anelli era avanzato un casino di materiale, e pareva brutto buttare ettari di pagine nel dimenticatoio) ci si ricollega direttamente al finale della vecchia trilog...triade di film.
Qui troviamo Bilbo Baggins, il vecchio e inossidabile Bilbo con una dipendenza da anelli stregati alle spalle e spacciatore di magliette in fibra elfica, che si fa bellamente i cazzi suoi da bravo misantropo sedentario, seduto allo scrittoio intento a scrivere delle sue gesta.
che a seconda dell'inquadratura sembra un nano, in altre un proto-Aragorn di due metri |
Qui troviamo Bilbo Baggins, il vecchio e inossidabile Bilbo con una dipendenza da anelli stregati alle spalle e spacciatore di magliette in fibra elfica, che si fa bellamente i cazzi suoi da bravo misantropo sedentario, seduto allo scrittoio intento a scrivere delle sue gesta.
Cioè, non so,
aspetta ancora un po’ già che ci sei.
Ma non è tanto
la tempistica, quanto già da come inizia ci sarebbe da picchiarlo:
“Caro Frodo,
una volta mi hai chiesto se ti avessi raccontato tutto riguardo alle mie
avventure.
Anche se posso
affermare onestamente di averti detto la verità, magari ho
tralasciato qualcosina...”
Ah dici? E il
premio per l'eufemismo del secolo va a "Qualcosina", di Bilbo
Baggins!
Scroscio di
applausi, gente in delirio, le prime file lanciano reggiseni sul palco...
Cioè, potevi
anche sprecarle due parole con tuo nipote, ecco magari prima di mandarlo allo
sbaraglio in mezzo a orchi, bestie, nazgul eccetera.
La mano offesa
intanto ringrazia come può.
Ma il problema
non è tanto Bilbo e la sua misantropia congenita, quanto Gandalf.
Gandalf.
Quel vecchio
fumatore di erba pipa di Gandalf, spacciatore di fuochi d’artificio illegali e
sostanze illecite nonché irsuto signore del magnetismo,che per ingannare il
tempo e tanto per non mettersi a riordinare l’armadio di cappelli flosci e
tuniche tutte uguali (bisognerà aspettare Il Ritorno del Re per
vederlo lavato e cambiato, storia vera) decide di reclutarlo.
Oppa Gandalf Style |
Quindi questo
gli fa “Ehi, ti conosco per sentito dire quindi facciamo una cosa, tu
t’imbarchi in una missione suicida con 13 nani che han perso casa e mentre voi
marciate, cantate ey-ho ey-ho e ve la vedete con troll, goblin e tutto quello
che mi viene in mente lungo la strada, io faccio il figo e vado e vengo come mi
pare.”
E Bilbo cosa
fa? Prima fa il sostenuto, poi quando questi partono e lo mollano indietro...
lui giustamente gli corre dietro |
Ecco, il
truccone di chiamare aquile e uccelli giganti parlando con le farfalle gli
riesce sempre bene, per il resto pure il mago Casanova ne sa un po’ di più.
Comunque, di
camminate ce ne sono un bel po’, e si potrebbe anche ascrivere il film nella
categoria road movie, basta sostituire la strada con la meravigliosa Nuova
Zelanda in tutto il suo splendore di praterie, e grotte, e praterie, e laghi, e
praterie, e montagne…
...e praterie... |
Pony.
I nani
viaggiano sui pony.
Che se ci
pensate ci sta anche…cioè sono nani. Gli hobbit sono ancora più piccoli, e ok,
si va con la versione per bambini, ma chi è quello? E chi vuoi che sia, è
Gandalf a cavallo, lui e la sua fissa che deve averlo più grosso degli altri. E
vabbè
Il viaggio
continua quindi tra incontri spiacevoli, tipo tre troll che si vogliono
mangiare tutti i protagonisti
(salvati da quella che sembra la PRIMA VERA MAGIA di Gandalf in 4 film: media gol che fa invidia pure a Pato) e grandi ritorni, più che altro il ritorno per lo spettatore a GranBurrone, regno di elfi snob e diversamente abbronzati, che dai nani non sono molto ben visti ma oh, quando ti devi salvare le chiappe dagli orchi a dorso di Mannari (felini grossi, feroci e con la tipica faccia da animale incattivito tenuto a digiuno) ti fai andare bene tutto, anche accettare rifugio da una popolazione di stronzi che, intanto che Smaug si ciulava casa tua e inceneriva tutti quelli che non riuscivano a trotterellare via abbastanza in fretta, se ne stava a guardare da lontano, che non sia mai uno si spettini…
(salvati da quella che sembra la PRIMA VERA MAGIA di Gandalf in 4 film: media gol che fa invidia pure a Pato) e grandi ritorni, più che altro il ritorno per lo spettatore a GranBurrone, regno di elfi snob e diversamente abbronzati, che dai nani non sono molto ben visti ma oh, quando ti devi salvare le chiappe dagli orchi a dorso di Mannari (felini grossi, feroci e con la tipica faccia da animale incattivito tenuto a digiuno) ti fai andare bene tutto, anche accettare rifugio da una popolazione di stronzi che, intanto che Smaug si ciulava casa tua e inceneriva tutti quelli che non riuscivano a trotterellare via abbastanza in fretta, se ne stava a guardare da lontano, che non sia mai uno si spettini…
Perchè io valgo |
L'Uomo del Monte ha detto "SPACCAAAAA!" |
Dopo il match Himalaya vs Everest, la combriccola di tappi si rifugia nel cuore di un’altra montagna (sperando di non essere entrata nel K2dall’ingresso sul retro) e da lì piombano/cadono/caracollano dritti dritti nella tana dei goblin, esserini miti, belli da vedere nonchè amanti dell’igiene; ma il vero fulcro di tutto non è tanto vedere come 13 nani vengano impacchettati e seviziati per la seconda volta nel giro di un film (“Grandi guerrieri, i nani” dicevano), quanto le disavventure del giovane Bilbo nella tana del leone, che in questo caso è gobbo, seminudo e un filo psicopatico: Gollum (finalmente!)
Quello che in fondo ci è stato raccontato nell’ombra nella prima trilogia viene qui mostrato nel dettaglio, e la scena nella sua stranezza è davvero divertente: una sfida di “menti”, nell’angolo a destra l’hobbit tossicomane e fancazzista, in quello a sinistra il rifiuto umano schizofrenico e approssimativamente cannibale, il tutto perché la personalità meno socievole di Gollum deve decidere se lasciare andare Bilbo o mangiarselo intero.
Con 'sta faccia qui. Come fai a non volergli bene? |
Alcuni giochi
di parole, va detto, perdono nella traduzione, ma tant’è.
Fatto sta che il tossicomane vince il garino intellettivo, si frega l’anello e lascia Gollum solo e incazzato come una vipera, intento ad asciugarsi le lacrime nel tanga e a covare rabbia per la prossima generazione di Baggins che passerà di lì.
Frodo ringrazia sempre come può.
Fatto sta che il tossicomane vince il garino intellettivo, si frega l’anello e lascia Gollum solo e incazzato come una vipera, intento ad asciugarsi le lacrime nel tanga e a covare rabbia per la prossima generazione di Baggins che passerà di lì.
Frodo ringrazia sempre come può.
Il finale (che
lo sappiamo, finale non è) sembra ricordarsi che un po' d'azione lo spettatore
magari se l'aspetta anche, quindi vai di raudi e mefisto e un bel confronto con
gli orchi cavalcabò non guasta mica.
Giusto il
tempo di un'altra magia farlocca di Gandalf, con Thorin Scudidiquercia che si
fa gonfiare come una zampogna da God of Ogre, ed ecco che il nostro Bilbo ti diventa l'hobbit
più cazzuto sulla piazza, tripudio di abbracci e pan di stelle ed ecco i nostri
eroi più compatti che mai, in viaggio verso la meta...
Un finale
speranzoso che serve più che altro a finire di preparare la tavola per la cena,
che in soldoni sarà quel secondo capitolo chiamato La Desolazione di Smaug, che
ancora più in soldoni sarà TRA UN FOTTUTISSIMO ANNO.
No ma grazie,
eh?
E quindi
diciamo che si può anche dire [FINE SPOILER] e trarre delle
conclusioni, e credo di dovervi delle scuse perché battute e pernacchie a
parte, c'è che questo Viaggio Inaspettato mi è piaciuto.
Cacchio se mi
è piaciuto!
Come al solito
mi capita di uscire dai ranghi, e questo film me ne ha dato la possibilità, perchè si, si lascia prendere in giro e si lascia seguire, si fa ammirare in ogni inquadratura meravigliosamente costruita e ti fa amare ogni personaggio, anche quelli meno probabili.
Perché, nonostante tutto, siamo di fronte a una favola.
Una favola diversa dalle solite, molto divertente e che va presa per quella che è.
Non è Il Signore degli Anelli, è un racconto per ragazzi, il racconto dal quale tutto ha avuto vita, e questo andrebbe sempre tenuto presente, come anche del fatto che una favola non deve necessariamente essere "credibile" per essere apprezzata.
Una favola semplice se vogliamo, che comunque mi ha divertito molto e di sicuro non mi ha annoiato e sfiancato [Oddio lo dice, ora lo dice!] come La Compagnia dell'Anello [Oddio l'ha detto! L'ha proprio detto!] visivamente splendido ma di una lentezza devastante nell'incedere della narrazione.
Confesso che sono intenzionato a rivedermelo prima che lo tolgano dalle sale, magari farò una capatina a Melzo e me lo riguarderò per bene in Sala Energia, e spero che nessuno di voi si perda questo film nell'unico posto in cui sia possibile goderselo davvero: una sala cinematografica.
O, in alternativa, il 300" di Barney Stinson.
Beh, che dire, una piacevole sorpresa, una pellicola che fino all'uscita non mi sono filato di striscio, e che mi ha lasciato particolarmente soddisfatto e incuriosito, tanto dallo spingermi ad acquistare il romanzo di Tolkien, perchè lo ammetto: aspettare un anno è veramente troppo.
Davvero, in foto è un'impresa, ma poi vuoi bene anche a loro. Almeno a 5 di loro. Si, anche a quello che sembra De Niro rasato e tatuato. |
Una favola diversa dalle solite, molto divertente e che va presa per quella che è.
Non è Il Signore degli Anelli, è un racconto per ragazzi, il racconto dal quale tutto ha avuto vita, e questo andrebbe sempre tenuto presente, come anche del fatto che una favola non deve necessariamente essere "credibile" per essere apprezzata.
Una favola semplice se vogliamo, che comunque mi ha divertito molto e di sicuro non mi ha annoiato e sfiancato [Oddio lo dice, ora lo dice!] come La Compagnia dell'Anello [Oddio l'ha detto! L'ha proprio detto!] visivamente splendido ma di una lentezza devastante nell'incedere della narrazione.
Confesso che sono intenzionato a rivedermelo prima che lo tolgano dalle sale, magari farò una capatina a Melzo e me lo riguarderò per bene in Sala Energia, e spero che nessuno di voi si perda questo film nell'unico posto in cui sia possibile goderselo davvero: una sala cinematografica.
O, in alternativa, il 300" di Barney Stinson.
"Mi fanno male gli occhi..." "Aaah si! E non ti passerà!" |
Quoto in toto: io vorrei tanto riuscire a rivedermelo in sala in inglese^^
RispondiEliminaPer vederlo in lingua aspetterò il Blu-Ray, ora l'obiettivo è di vederlo in una sala più che cazzuta =)
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