giovedì 9 febbraio 2017

XXX IL RITORNO DI XANDER CAGE - LA RECENSIONE SENZA SPOILER


Dopo Arrival, contro ogni previsione la mia personalissima Operazione Recupero sta procedendo a pieno regime, due film in due giorni, una media più che rispettabile.
Prossimi in lista (magari pure in settimana, chi lo sa) La La Land e Lego Batman – The Movie di cui mi dicono solo belle cose, ma non corriamo troppo e veniamo a noi che prima ci tocca XXX-IL RITORNO DI XANDER CAGE, e non fatemi fretta perché il mio cannemozze è carico e pronto, e l’altro colpo in canna è Split.
Come se la sarà cavata Vincenzo Gasolio col fatto che ormai è diventato un deja vù vivente, evitando nel contempo di far notare al genere umano tutto che sta riproponendo praticamente sempre lo stesso personaggio in tutti i film/franchise che tocca?
A mio discutibile giudizio, molto bene. [...]



Credo ci sia un termine per descrivere un film come XXX – IL RITORNO DI XANDER CAGE, e quel termine è essenzialmente fuori di testa.
XXX nasce nel 2002 quando il regista Rob Cohen, reduce dal successo di Fast & Furious, si prende il suo protagonista lanciato a mille e gli cuce addosso la sua personalissima Bond Story supertamarra, infilandoci quella gran faccia da drittone di Samuel L. Jackson, un’Asia Argento sexy quanto un tornio verticale e un sacco di gente da far fuori malissimo nei modi più assurdi.
Flash forward di 15 anni, plus un dimenticabile seguito all’attivo con un Diesel in meno e un Ice Cube in più, la saga torna in mano all’unico, iconico protagonista, specialista in sport estremi e cafonate fuori parametro al quale l’agenzia governativa (che ora porta il suo nome) sarà costretta a chiedere di nuovo aiuto per uscire da un’ennesima situazione di merda globale potenzialmente devastante per l’umanità.



Il fatto è che qualcuno ha preso questa mania dei droni un po’ troppo sul serio e sta facendo precipitare satelliti (si, satelliti) un po’ dappertutto a comando, causando morti, disastri e casini con la ricezione di Sky che non ti dico.
Viene rubato il solito ordignodafinedelmondo™ e tocca mandare il migliore dei peggiori per recuperarlo
, ma un solo agente non può bastare stavolta, per cui al nostro Tripla X non resta altro che…reclutare.
L’incipit di suo varrebbe già una mezza carrellata di Razzie Award per direttissima, mi rendo conto, le leggi della fisica, della gravità e del buonsenso vanno comodamente a puttane ogni due minuti, metà film sembra un rave zozzo anni ’90 e le sboronate sono oltre al livello di guardia, è tutto eccessivo, tutto assurdo, tutto cafonizzato e ignorante e, porca miseria, estremamente divertente.



Nell’universo parallelo acrobatico e impossibile dei film d’azione (che da che mondo è mondo si dividono in due macrosezioni: da una parte c’è Heat - La Sfida e dall’altra tutto il resto) succede tutto e il contrario di tutto, e XXX – IL RITORNO DI XANDER CAGE rende benissimo questo concetto: gentaglia da galera che si fa eroe prima per dovere e poi per scelta, il nemico che si è combattuto fino a cinque secondi prima che diventa il tuo miglior alleato e così via, e il bello è che nell’economia della storia va incredibilmente bene così.
Vin Diesel, tra una sciata su terra e una corsa in moto sulle onde, mette fondamentalmente in piedi i suoi Mercenari di seconda fascia, i suoi Avengers tamarri, una squadra di gente assurda da portare prevedibilmente avanti negli anni con i suoi n seguiti, e giustamente non ce n’è più per nessuno.



Tra le varie macchiette restano impressi la cecchina infallibile (Ruby Rose), quel mito vivente di Donnie Yen che nel corpo a corpo spacca il culo ai passeri anche solo con lo spostamento d’aria, quel gigione incredibile di Samuel L. Jackson impegnato a fare il Nick Fury farlocco (il cameo iniziale con Neymar è da lacrime agli occhi), ma anche tutta la carrellata di facce assurde di contorno è lì per un motivo, anche solo semplicemente per strappare una risata o per crepare nel modo più spettacolare possibile. 
Regia e montaggio sono estremamente funzionali al tutto (D. J. Caruso da Disturbia e Sono il Numero Quattro ne ha fatta di strada) ma gli stunt sono davvero a livello d’esaltazione pura, la vera anima della festa: le sequenze action sono fluide ed enormi, giocano sempre su più livelli e non danno un attimo di respiro a nessuno, personaggi e spettatori.


Tensione percepita zero, e non frega niente a nessuno perché non è quello lo scopo dell’intero circo messo in piedi, non è la sua funzione, e quando nasci senz’altre pretese se non l’intrattenimento fine a se stesso va pure bene così, senti.
Mi sembra di base una scelta discutibile l’andare a tirare in ballo concetti come coerenza e trama parlando di un film (un sottogenere mica più tanto “sotto”, ormai) che richiede di spegnere il cervello per poter essere goduto appieno, ma preferisco sinceramente una pellicola ignorante dichiarata fin da subito piuttosto che una brutta perché basata su presupposti d’eccellenza e poi scritta male e diretta peggio, una che si prenda molto/troppo/totalmente sul serio per poi franare al suolo come l’ultimo degli stronzi.





XXX – IL RITORNO DI XANDER CAGE è una cazzata fierissima di esserlo, esagerata, sborona e ignorante nel midollo, ed è lì a ricordartelo ogni cinque secondi con una battuta superzarra, una scazzottata in mezzo al traffico e un motoscafo tirato in faccia.
Intrattiene, diverte a grana grossa e fa volare due ore scarse in un niente, portando meritatamente a casa la pagnotta.
Persa ormai la speranza di realizzare un altro Riddick decente, a Vin Diesel riesce il miracolo di resuscitare un’altra saga nata morta ancora più assurda e sbracata di Fast & Furious. E non era facile.
Perché l’unione fa la forza, sempre e comunque, e lui lo sa fin troppo bene.



IN BREVE: Action a velocità smodata, ignorante convinto e geneticamente cafone. Una montagna russa di follia, battutacce, robe impossibili e divertimento a manetta. Per chi sa spegnere il cervello a comando è un must see. Non c’avrei scommesso un’eurorupia.
VOTO, SE PROPRIO DOBBIAMO FARE NUMERO: 7 ½

3 commenti:

  1. Perfetto. Il primo, che considero la risposta contemporanea agli action del passato (ma ormai è passato pure xXx...) mi piacque abbastanza.
    E se questo seguito è almeno (auto)ironico, penso che potrà piacermi.
    Lo recupero :)

    Moz-

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    Risposte
    1. Niente a che vedere col primo, figuriamoci il secondo.
      Hanno preso una strada diversa, che personalmente trovo molto più funzionale e riuscita.
      Starter Pack: film, amici e birre, vi divertirete.

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    2. Perfetto, così sarà!
      Thanks! :)

      Moz-

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