venerdì 21 febbraio 2014

SPECIALE CINEMA: IL MEGLIO DEL PEGGIO DEL MEGLIO DEL 2013 - PRIMA PARTE




Ommadonna, sarà che è venerdì, sarà che non ne posso più da tipo lunedì pomeriggio (presto), sarà svegliati è primavera, ma oggi davvero non passa un cazzo, come dicono i francesi.
L’occhio basso e la tentazione forte ad urlare CAAAAAADEEEEE mentre i denti compiono l’ultima parabola in semicoscienza verso la tastiera, è solitamente il segnale che serve darsi una scantata e trovare qualcosa da fare per occupare la mente
Quindi senza stare a fare tanti fronzoli (e visto che ancora non l’ho fatto e se aspetto ancora un po’ finisce pure ‘sto 2014) per ricordare questo 2013 cinematogROTFL come si deve per il me futuro, i posteri e pure per il recupero a breve in Home Video, ecco una giga carrellata dei titoloni che sono rimasti e rimarranno, delle sorprese che si vanno a vedere col sopracciglio dubbioso e invece “per me è si”, delle inchiappettate pesanti, quelle che bruciano anche a mesi di distanza e di tutto il resto che le mie irriguardose nonché inaffidabili pupille si sono sparate di violenza in sala nell’ultimo anno.

Va detto, le categorie non sono proprio quelle dall’Accademy, ecco, e ci sono [SPOILER] ogni tanto, avvertiti…

Quante volte avete giudicato un film dal trailer (grosso errore), dal giudizio di un amico (grande errore), dall’amara delusione provata vedendo un film simile (comprensibile ma grave errore) o addirittura anche solo da una locandina che proprio non v’ispirava per niente (gra-VISSIMO errore)?
Si dai l’abbiamo fatto tutti, una volta o l’altra, e anche nel 2013 ce ne sono stati diversi, quindi
PER LA CATEGORIA: “NON GLI DAVI DUE LIRE E INVECE DAI, CE N’E’”


 3° POSTO: HUNGER GAMES - LA RAGAZZA DI FUOCO
PERCHE’: Bellino il primo, un paio di scene forti e toccanti (si, la bambina di colore che schiatta), qualcosa che proprio non andava (si, quei cazzo di cani alla fine), ti aspetti un seguito fotocopia e invece tiè, un buon adventure, ben curato, effetti grandiosi ma subordinati agli eventi, personaggi interessanti e più approfonditi, svolte narrative che si, ti aspetti, ma che ti esaltano lo stesso.
Il libro non l’ho letto, lo premetto per tutti quelli che “se non è uguale al libro fa cagare”, siete brutta gente.
Io il film me lo sono ben goduto lo stesso, mi sono goduto le differenze, perché Il bello sta proprio nell’assistere al cambiamento, sentire a pelle cosa fermenta sotto la superficie. Jennifer Lawrence si mangia lo schermo, Philipp Seymour Hoffman si ammira e si rimpiange, Donald Sutterland come il vino buono. Finale da mangiarsi le unghie.
IN BREVE: La Ribellione e il cambiamento
VOTO: 7 ½ 



2° POSTO: NOW YOU SEE ME – I MAGHI DEL CRIMINE
PERCHE’: Perché film così ne fanno talmente pochi che quando ne esce uno neanche gli dai peso, ti dici “tanto come I Soliti Sospetti non ne faranno mai più” (e questo è vero) e magari li lasci passare.
Solo che a volte qualcosa di buono esce ancora, magari intriso di commedia, e dopo il buon Slevin – Patto Criminalequalcuno ancora riesce a tirarti fuori un bel film pieno di momenti Original Marines.
Visto quasi tutto a bocca aperta, infatti, sembra di rivivere una lunga, costosa puntata di Lupin The 3rd, con 4 illusionisti scalcagnati che diventano improvvisamente superstar mondiali della magia col vizietto della rapina in banca creativa, sovvenzionati da Mr.X, braccati dallo Zenigata di turno (Mark Ruffalo) e da Dio dall’ex illusionista Morgan Freeman.
Tra lo stupore per ogni colpo, un inseguimento rocambolesco, e un colpo di scena dietro l’altro, Louis Leterrier (Danny The Dog, L’incredibile Hulk, Scontro tra Titani) tira fuori una commedia action da non sottovalutare.
Per il dettaglio spoileroso, vedere questo vecchio post.
IN BREVE: Divertita e divertente mossa Kansas City
VOTO: 7 ½



1° POSTO: L'UOMO D'ACCIAIO
PERCHE’: Va bene la superproduzione, va bene Nolan, va bene Snyder tenuto a freno, ma partiva ultimo tra gli ultiMEH per una sola semplicissima ragione: Superman mi sta sul cazzo. Da sempre.
E quindi? E quindi, dribblando con stile il Fottuto Effetto Smallville (poteva essere una strage) , Snyder c’ha messo giusto mezzora a farmi cambiare idea, almeno sul SUO Superman, un po’ per quel suo sentirsi alieno e diverso, un po’ per quel suo non essere troppo perfetto, un po’ perché con due padri così non puoi che uscire bene, un po’ perché una volta indirizzato Snyder è capace di tirarti fuori scene dalla potenza visiva devastante.
Comprimari coglioni, va detto (metafora di un giornalismo in mano agli idioti? Potrebbe benissimo essere), battaglia finale che neanche il miglior Dragonball d’annata, finalmente un Superman con le palle (e con le mutande dentro), epicità a pacchi.
IN BREVE: Intensa, nuova versione di un personaggio classico.
VOTO: 8 ½

MENZIONE SPECIALE
IL GRANDE E POTENTE OZ: dopo Alice in Woderland il pericolo puttanata-fotocopia era dietro l’angolo, e invece funziona benissimo, ottimi protagonisti, buon coinvolgimento – VOTO 7 ½
LOOPER: L’ultimo Bruce Willis mobile in una vicenda a incastro tra presente e futuro, raccontata in modo asciutto, con un finale doloroso e perfetto – VOTO 7



Vi è mai capitato di arrivare al cinema senza aver prenotato e non trovare mezzo posto libero dovendo scegliere per forza altro? O di guardare la programmazione ed andare ad esclusione, o di trovarvi al cinema per magia “oh ma come sono finito qui”?  Se si, la maggior parte delle volte sapete che è tipo una condanna a morte per la serata, ma non sempre, a volte ti dice bene, e una sconosciuta locandina scrausa nasconde davvero qualcosa d’interessante, di cui però non avevate mai sentito parlare neanche per sbaglio, quindi
PER LA CATEGORIA: “AL CINEMA DA IGNORANTE: QUANDO UNA VOLTA TANTO TI DICE BENE”


3° POSTO: EFFETTI COLLATERALI
PERCHE’: Perché nel bene e nel male i film di Soderbergh me li guardo grossomodo tutti a scatola chiusa, per quel suo strano modo di raccontare a volte quasi asettico e distaccato, ma mai noioso.
Poi se ci sono Ocean’s 11 e 13 sul ripiano alto e Solaris e Magic Mike (vergogna) su quello bassissimo, la verità sta nel mezzo, e nel mezzo c’è Contagion, e a me Contagion piace.
EFFETTI COLLATERALI racconta del mondo della psichiatria ridotto ad immensa vetrina farmaceutica, delle tante sfaccettature della verità, di amore e morte, un dramma angosciato e greve di personaggi imperfetti e troppo vulnerabili.
Il miglior Jude Law degli ultimi anni, un cast molto in parte, un racconto amaro e accattivante.
IN BREVE: Le due facce di una pericolosa medaglia
VOTO: 7 ½



2° POSTO: IN TRANCE
PERCHE’: Se n’è già parlato da queste parti, per chi vuole qualcosa di un po’ più approfondito (si fa per dire) si legga le rece a raffica di settembre, per tutti gli altri lavativi: un James McAvoy superlativo, una trama ad incastro in continua evoluzione, un Danny Boyle che gioca con la mente schizzata del protagonista e con quella dello spettatore, il gioco della memoria frammentata, Vincent Cassel e Rosario Dawson ottimi, un thriller teso, violento e malato.
Tra il miglior cinema di Boyle, coinvolge e colpisce: gran bella sorpresa.
IN BREVE: il nuovo Memento con una vera storia attorno
VOTO: 7 ½



1° POSTO: PRISONERS
PERCHE’: Film asciutto, a volte crudo, molto spesso disperato, la storia di un padre a cui rapiscono la figlia e che non si dà pace per ritrovarla.
Solo che il padre non è il Liam Neeson ex agente supercazzuto di Io Vi Troverò, non è un John McClane al quale minacciano la moglie e può fare una carneficina perché tanto un distintivo ce l’ha, e là gli perdonano tutto, è una persona normale che non sa dove sbattere la testa, che deve cercare di tenere insieme una famiglia che cade a pezzi giorno dopo giorno e che è disposto a tutto per ritrovare la piccola, anche a spingersi oltre ogni limite umano.
Una delle locandine più brutte degli ultimi anni che punta sui volti dei suoi due ottimi protagonisti, e per una volta a ragione, perché Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal tengono su il film praticamente da soli, un dramma doloroso e vibrante, che tiene lo spettatore in uno stato d’angoscia dall’inizio alla fine.
E a un certo punto sospetti di tutti, e fai bene, ma non ci sei neanche vicino.
IN BREVE: Sul filo del rasoio, disturbante, riuscitissimo
VOTO: 8

MENZIONE SPECIALE
OBLIVION
: Il sempre giovane Tom Cruise su una Terra arida e disabitata dove non sa chi stia facendo il doppiogioco. Praticamente tutti, compreso lui. Fantascienza clonata un po’ dalla qualunque – VOTO 6 ½



Poi ci sono quei film da 50/50, neanche la telefonata da casa, che bastava quel tanto così per farne qualcosa di tutto sommato dignitoso, e invece…
PER LA CATEGORIA: “IL COMPITINO TANTO PER FARE: MARTELLATE SUI COGLIONI PER SPORT”

3° POSTO: UPSIDE DOWN
PERCHE’: Perché l’idea di base porco giuda era anche interessante, particolare, intrigante: due mondi sono praticamente appoggiati l’uno sull’altro, alzi la testa e vedi quelli del mondo di sopra a testa in giù, con la loro gravità, le loro regole e l’impossibilità di vivere sul tuo piano.
Il mondo di sopra è ricco da fare schifo, quello di sotto una pattumiera planetaria, e vuoi che uno del mondo di sotto non s’innamori di una del mondo di sopra? Taaac, detto fatto, i due si conoscono da bambini, poi non si vedono più, si ritrovano e ovviamente si amano, ma le difficoltà gravitazionali, oltre ai divieti “pena la morte” imposti dalla legge, li dividono.
E tu sei lì che ti arrovelli, ma come faranno, ma ce la faranno o no, e il film semplicemente…ti fotte.
Uno dei finali più assurdi che siano mai stati concepiti, si passa dal ce la faranno? al ce l’hano fatta! senza degnarsi di passare dal come. Vedere anche alla voce “quando finisce il budget” e “non sapevamo come chiudere”. Imperdonabile.
IN BREVE: Una buona idea buttata nella differenziata con un finale imbecille
VOTO: 5-



2° POSTO: LO HOBBIT - LA DESOLAZIONE DI SMAUG
PERCHE’: Un Viaggio Inaspettato è stata la sorpresa dell’anno scorso, dovevo aspettarmelo.
Anche perché La Desolazione di Smaug doveva essere una seconda parte della storia complessiva e chiuderla lì, e invece?
E invece smezziamolo ancora, facciamo 3 ore di film per 150 pagine di romanzo, riempiamolo di avvenimenti tratti dalla Trilogia, personaggi che non c’entrano nulla o proprio inventati di sana erba pipa, scriviamo una storia d’amore assurda tra un nano e un’elfa che è un po’ come cercare di far accoppiare un’israeliana e un palestinese, e allunghiamo il brodo a dismisura fino a infinito.
Poi c’è da dire che ogni inquadratura che Peter Jackson tira fuori è un’opera d’arte, e le due scene portanti che dovevano esserci ci sono e sono realizzate da dio, ma non basta, decisamente non basta.
IN BREVE: La barzelletta delle palline rosse: 3 ore per raccontare due cose sono troppe.
VOTO:5 ½


1° POSTO: STAR TREK INTO DARKNESS
PERCHE’: In fondo mi dispiace, perché in sala mi ero pure divertito: dopo il reboot della saga con quello Star Trek del 2009 che tanto mi era piaciuto, questo INTO DARKNESS lo aspettavo come la manna dal cielo (qui le prove), e invece il tiro l’ha un po’ mancato, almeno per un fan.
I protagonisti sono azzeccati e girano benone, gli effetti sono spettacolari, l’adrenalina sale e le strizzate d’occhio, in quello che fondamentalmente è un remake di Star Trek II – L’ira di Khan, sono piazzate lì per far divertire il vecchio spettatore, e per carità ci riescono anche.
Poi ti soffermi a pensare a certe minchiate tipo la fusione a freddo fredda, a quel colpo di scena che è faxato direttamente dal 1982, la violazione della prima direttiva tipo ogni 5 minuti, quei Klingon cristo, quei Klingon!! J.J. Abrams checcazzo ti fumi?!
Poi oh c’è Cumberbatch che si mangia tutti (come fa sempre), l’azione è martellante e quella scena a parti invertite ha il suo bel perché, quindi a conti fatti di che mi lamento?
IN BREVE: Mi lamento di un film divertente su Star Trek, ma che non è Star Trek
VOTO: 6

MENZIONE SPECIALE
AKIRA: Il classico classicone di Katsuhiro Otomo, capolavoro nei secoli dei secoli… perché qui e addirittura fuori classifica? Perché la riedizione “curata” dalla Nexo Digital ha sputtanato tutto consegnando nelle sale copie difettate nell’audio, prive di rumori ambientali e con una sola traccia audio. La peggio vergogna – VOTO 4



Occchèi gente, visto che s’è fatta una certa, e visto che l’avrete notato da quel PRIMA PARTE nel titolo (scaltri, non vi si può nascondere niente), chiudiamo qui per stavolta, vi do’ tregua, riprendo fiato e alla prossima ci aspetta il peggio del peggio con la Flop3 e soprattutamente il meglio del meglio con la Top3 del 2013.
Che minimo a voi farà cagare, ma il mondo è bello perché è Valdo.
Salùtt’!

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